Suite Francese

Laura Morante e Carlo Guaitoli - SUITE FRANCESE di Irène Némirovsky

 

Laura Morante e Carlo Guaitoli

  Streaming Domenica 25 aprile 2021, ore 17.00
  online fino al 28 aprile
 

Anteprima nazionale
In occasione delle celebrazioni
per il 76° anniversario della Liberazione

SUITE FRANCESE
di Irène Némirovsky

reading musicale con

Laura Morante voce recitante
Carlo Guaitoli pianoforte

Adattamento del testo a cura di Eugenia Costantini

Musiche di:
J. S. Bach, F. Schubert, F. Mendelssohn, R. Schumann
F. Chopin, F. Poulenc, E. Satie, C. Guaitoli

Produzione
Teatro Comunale di Carpi / AidaStudio Produzioni

Il bel romanzo di Irène Némirovsky, divenuto bestseller a sessant’anni dalla tragica scomparsa della scrittrice, morta nel campo di concentramento di Aushwitz, avrebbe dovuto comporsi di più del doppio delle quattrocento pagine lungo le quali si snodano le vicende dei numerosi personaggi che lo abitano. Gli appunti ritrovati insieme al manoscritto svelano parzialmente quale fosse il progetto della scrittrice: una complessa trama di destini che si intersecano o collidono, un pullulare di sentimenti, ambizioni, speranze che la guerra, “personaggio” tragicamente centrale del romanzo, inesorabilmente travolge.

Il lettore non può che rimpiangere che l’intensa e vibrante narrazione di Irène Némirovskj si interrompa prima che quei destini si siano interamente compiuti, e tuttavia l’incompiutezza dell’opera è anche parte del suo fascino. Se questo è vero per tutti i personaggi che popolano il romanzo, lo è ancora di più per Lucille e Bruno, i due protagonisti di questo breve adattamento. La bella moglie trascurata del soldato francese fatto prigioniero dai tedeschi e il giovane ufficiale tedesco, che tutto divide tranne la musica, si innamorano nonostante tutto: nonostante la guerra, nonostante la sorveglianza della suocera ostile.

E un sentimento impossibile diventa poco a poco inevitabile. Non sapremo mai se l’altrettanto inevitabile rinuncia di Lucille sarebbe stata definitiva, se il romanzo fosse stato concluso. Quel finale sospeso è forse il solo finale che possiamo accettare come lettori sedotti dal sottile incanto che Irène Némirovsky riesce a suscitare.