Il ritorno di Cristoforo Colombo

Il ritorno di Cristoforo Colombo

 

ALESSANDRO VANOLI
ANTONIETTA BELLO e CARMINE IOANNA

Prima nazionale

 Sabato 26 giugno, ore 21.30
 Cortile d'Onore di Palazzo dei Pio
 

ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
evento terminato non più prenotabile

Alessandro Vanoli si immedesima nel grande navigatore ed esploratore genovese, affiancato sul palco da Antonietta Bello nei panni di Isabella Di Castiglia e da Carmine Ioanna alla fisarmonica.

Che senso ha ancora per noi Colombo? 
Davanti alle condanne letterarie, alle statue distrutte, cosa deve fare, cosa deve dire uno storico?
Il racconto comincia da qui. All’inizio sembrerebbe quasi una lezione, se non fosse che, rapidamente, il passato e presente cominciano a mescolarsi. Tra statue da abbattere e carte da leggere, lo storico si ritrova ad incarnare sempre più il suo oggetto di studio e Colombo torna così a raccontare la sua storia. E dal suo punto di vista è una vita di glorie e trionfi; se non fosse che Isabella, la sua regina, lo riporta continuamente alla realtà. 
In questo dialogo onirico tra il vecchio marinaio e la sua sovrana, ricompaiono uno alla vota i nodi di una vita. Le attese, gli studi, i viaggi e le scoperte, poi i trionfi. E la sfida, in quel mondo così lontano ed incomprensibile. Alla fine Colombo confessa la sua storia, raccontale sue avventure. E mentre parla, si dispiega davanti ai suoi e ai nostri occhi, quel mondo vastissimo che lui non ha mai saputo riconoscere fino in fondo. Incapace sino alla fine di comprendere il senso di quella via che lui stesso aveva tracciato. Colombo e Isabella continuano a parlare. E la loro storia, ormai è chiaro, parla di noi. Della nostra eternità, del nostro futuro, delle nostre radici.

ALESSANDRO VANOLI

Storico e scrittore. Due cose che non stanno necessariamente insieme. Ma per Alessandro Vanoli è andata così. Una prima parte della sua vita, piuttosto rigorosa ed accademica: laurea a Bologna in Storie della Filosofia medievale, dottorato a Venezia in Storia Sociale europea. E poi, per quasi dieci anni, l’insegnamento, sempre a Bologna, di politica comparata del Mediterraneo; e in mezzo numerose collaborazioni con altre università nel mondo: Tunisi, Salamanca, Granada, Buenos Aires, Città del Messico, State College (Pennsylvania), New York, Amsterdam. A quegli anni e a quei viaggi Vanoli deve una bella fetta di quanto ha studiato: il mondo mediterraneo, la storia dell’Islam in Spagna e Sicilia, le esplorazioni dell’Atlantico. Poi, a un certo punto, dal 2012 ha cominciato ad abbandonare la carriera accademica affiancando l’attività di saggista ad un sempre maggiore interesse nei confronti della comunicazione e della divulgazione. Da quel momento, ha decisamente fatto di tutto. Collaborazioni con festival culturali (dagli inizi con Torino Spiritualità, sino, in tempi recenti, al Festival del medioevo, al Festival della letteratura di Mantova e tanti altri), attività didattiche con le scuole superiori. Poi, la radio, collaborando soprattutto con Radio Rai 3. E molto teatro: lo spettacolo portato in giro con Lino Guanciale e Marco Morandi, la storia raccontata in piazze e teatro con Amedeo Feniello, i monologhi e molte altre esperienze.

ANTONIETTA BELLO

Dopo aver frequentato il corso di Laurea in Arti Visive dello Spettacolo allo I.U.A.V., si diploma nel 2010 alla Scuola del Teatro Stabile di Genova, lavorando poi in diverse produzioni con Marco Sciaggaluga e Filippo Dini.
Di recente ha lavorato per Ert in ‘1984’ di Matthew Lenton, per il Teatro Stabile del Veneto ne ‘I due gentiluomini di Verona’ di Giorgio Sangati e in "Zio Vanja" di Alex Rigola, inoltre collabora assiduamente col Teatro Nazionale di Roma. Ha recitato in ‘Ritratto di una nazione’ di Fabrizio Arcuri e ‘Ai poeti non si spara’ di Luigi Malerba con Roberto Herlitzka. Si occupa anche di formazione e didattica del teatro nelle scuole, nelle Università e nelle carceri; attualmente ha una docenza presso l’Università LUISS. 
Ha partecipato a vari cinetelevisivi, tra cui ‘Lovers’ di Matteo Vicino e la fiction ‘M’ - Moro di Michele Santoro che l'hanno vista protagonista. Tra i cortometraggi citiamo ‘Altre’ di Eugenio Villani, che le è valso il riconoscimento di Miglior attrice al Actors Awards di Los Angeles.

CARMINE IOANNA

“Se Carmine Ioanna ha bruciato tutte le tappe diventando uno dei più originali fisarmonicisti europei, in questo dico dà grande prova di intelligenza progettuale e visionaria costruzione di un racconto che si fa musica e parola, oltre gesto e segno”. Queste le parole di Paolo Fresu per descrivere uno tra i fisarmonicisti italiani più creativi ed eclettici della scena musicale odierna. Un vulcanico e sopraffino compositore che ha collaborato con importanti musicisti e suonato in oltre trenta paesi nel mondo, oltre che nei più importanti festival jazz e non del nostro paese.