Mario Brunello e Giovanni Sollima

Mario Brunello e Giovanni Sollima "Suite italienne"

 

MUSICA CLASSICA

Mario Brunello violoncelli
Giovanni Sollima 
violoncelli

Suite italienne

 Domenica 19 febbraio, ore 17
 

Programma

Giuseppe Verdi 
da Traviata:
Preludio
“Dell’invito trascorsa è già l’ora…”
“Libiam”
Trascrizione di Antonio Melchiori per violoncello piccolo e violoncello

Igor Stravinsky 
Suite Italienne
Versione per violino e violoncello di Grigory Piatigorsky e Jascha Heifetz per violoncello piccolo e violoncello

Antonio Bertali 
Ciaccona in do maggiore per violino e basso continuo
per due violoncelli piccoli

Johan Sebastian Bach 
Ciaccona in re minore (dalla Partita n. 2 per violino solo)
Trascrizione di Victor Derevianko per due violoncelli piccoli

Giovanni B. Costanzi
Sonata per due violoncelli in fa maggiore  “Ad uso corni da caccia”
Amoroso-Allegro assai, Adagio, Presto
Arrangiamento di Giovanni Sollima per due violoncelli

Giovanni Sollima 
The Hunting Sonata
Adagio-Allegro, Siciliana, Giga
per due violoncelli

Queen
Bohemian Rhapsody (1975)
per due violoncelli e due violoncelli piccoli

Un progetto a cura di Artists Management Company & Lorenzo Baldrighi Artists Management

guarda un'anteprima del concerto

riprese video realizzate da Mantova.TV


Mario Brunello
Mario Brunello è uno dei più affascinanti, completi e ricercati artisti della sua generazione. Solista, direttore, musicista da camera e di recente pioniere di nuove sonorità con il suo violoncello piccolo, è stato il primo Europeo a vincere il Concorso Čaikovskij a Mosca nel 1986. Il suo stile autentico e appassionato lo ha portato a collaborare con i più importanti direttori d’orchestra quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Myung-whung Chung, Yuri Temirkanov, Zubin Mehta, Ton Koopman, Manfred Honeck, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Seiji Ozawa, Riccardo Chailly e Claudio Abbado. 
Nell’arco della sua lunga carriera, Mario Brunello si è esibito con le più prestigiose orchestre del mondo tra cui la London Symphony e la London Philharmonic Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la San Francisco Symphony, la NHK Tokyo, l’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, la Filarmonica della Scala e la Filarmonica di Monaco, per citarne alcune.
Brunello suona un prezioso Maggini dei primi del Seicento, al quale ha affiancato negli ultimi anni il violoncello piccolo a quattro corde. Questo strumento, molto usato in epoca Barocca, è costruito nella tipica accordatura violinistica (mi, la, re, sol), ma un’ottava più bassa, mantenendo quindi la profondità e le sfumature più scure tipiche del violoncello. Proprio queste peculiarità hanno spinto Brunello ad esplorare i capolavori musicali del repertorio per violino di Bach, Vivaldi, Tartini e contemporanei. Le sue recenti incisioni al violoncello piccolo includono l’integrale delle 3 Sonate e 3 Partite di J. S. Bach, un album intitolato ‘Sonar in Ottava’ assieme all’Accademia dell’Annunciata e Giuliano Carmignola, un terzo disco dedicato a Giuseppe Tartini per il 250esimo anniversario dalla sua morte. L’ultima incisione è dedicata invece alle ‘Sei Suonate a cembalo certato e violino solo’ di J. S. Bach.
Dalla stretta collaborazione con la Kremerata Baltica e Gidon Kremer sono nate due registrazioni d’eccezione: ‘The Protecting Veil’ di Tavener registrato al Festival di Lockenhaus e ‘Searching for Ludwig’ (novembre 2020) – tributo a Beethoven, che vede due quartetti di Beethoven nella versione per orchestra d’archi dividersi la scena con brani contemporanei d’ispirazione beethoveniana di Léo Ferré e Giovanni Sollima.
E' Direttore Artistico dei Festival Arte Sella e dei Suoni delle Dolomiti. A ottobre 2020 è stato nominato Direttore Artistico del Festival di Stresa, succedendo a Gianandrea Noseda. 
Mario Brunello suona un violoncello piccolo a 4 corde (copia Amati, liutaio N. Fasse) e un violoncello grande (Maggini 1600)


Giovanni Sollima
Giovanni Sollima è un violoncellista di fama internazionale e il compositore italiano più eseguito nel mondo. Collabora con artisti del calibro di Riccardo Muti, Yo-Yo Ma, Ivan Fischer, Viktoria Mullova, Ruggero Raimondi, Mario Brunello, Kathryn Stott, Giuseppe Andaloro, Yuri Bashmet, Katia e Marielle Labeque, Giovanni Antonini, Ottavio Dantone, Patti Smith, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Elisa e Antonio Albanese e con le orchestre più famose. Si è esibito in alcune delle più importanti sale in tutto il mondo, tra cui la Alice Tully Hall, la Knitting Factory, la Carnegie Hall (New York), la Wigmore Hall, la Queen Elizabeth Hall (Londra), la Salle Gaveau (Parigi), il Teatro alla Scala (Milano), il Ravenna Festival, l’Opera House (Sidney), la Suntory Hall (Tokyo).
Dal 2010 Sollima insegna presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dove è stato insignito del titolo di Accademico. Nel 2012 ha fondato, insieme a Enrico Melozzi, i 100 Cellos. Nel 2015 ha creato a Milano il “logo sonoro” di Expo e inaugurato il nuovo spazio museale della Pietà Rondanini di Michelangelo. Nel corso del 2020, a causa della pandemia mondiale di Covid-19, le attività concertistiche di Giovanni Sollima hanno subito, per noti motivi, un forte rallentamento. Nei mesi estivi ed autunnali ha comunque avuto modo di apparire per Festival rinomati quali il Classiche Forme di Lecce, il MiTo Settembre Musica di Milano e Torino, il Mittelfest di Cividale del Friuli e per l’Associazione Scarlatti di Napoli.
La sua discografia si è aperta nel 1998 con un CD commissionato da Philip Glass per la propria etichetta Point Music, al quale sono seguiti numerosi album per Sony, Egea e Decca. Giovanni Sollima ha riportato alla luce un violoncellista/compositore del Settecento, Giovanni Battista Costanzi, di cui ha inciso nel corso degli ultimi anni le Sonate e Sinfonie per violoncello e basso continuo per l’etichetta spagnola Glossa.
Giovanni Sollima suona un violoncello piccolo a 5 corde (liutaio Nicola Segatta) e un violoncello grande (liutaio Fasser)

 

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