Ensemble Metamorphosi

Programma

Sergej Prokof’ev
Romeo e Giulietta
(trascrizione per sestetto di Fabrice Pierre)

Romeo, Giulietta e... Petrushka

L’amicizia e la stima che ci uniscono da numerosi anni hanno creato il terreno per realizzare questo progetto originale, che porteremo in sala da concerto da marzo 2023.
La prima scintilla, da cui siamo partiti, è stata la scoperta della trascrizione di Petrushka di Stravinskij per questo organico realizzata dal violinista israeliano Yuval Shapiro: entusiasmante, con impasti timbrici speciali ed evocativi. Poi la fortuna di avere tra noi un magnifico trascrittore come Fabrice ci ha consentito di accostare una meravigliosa versione per i nostri sei strumenti di Romeo e Giulietta di Prokof’ev, che quindi presenteremo in prima esecuzione mondiale nel prossimo marzo. Insomma riusciamo a presentare in una sola serata due suite dei due balletti più belli e famosi del Novecento.

Il mio primo ricordo di Romeo e Giulietta di Prokof’ev è l'ascolto di un concerto negli anni settanta dell'Orchestra Nazionale della Radio a Parigi diretta da Sergiu Celibidache. Ero rimasto commosso dalla bellezza di questa musica, dai colori dell'orchestrazione e naturalmente dalla bella trasposizione in musica della storia universale di Shakespeare. Qualche anno più tardi l'ho suonato molte sere di seguito con l'Orchestra dell'Opera di Lione per il bel balletto di Angelin Preljocaj, senza mai perdere il piacere di riascoltare questa musica straordinaria. Il fatto che due strumenti a fiato, due ad arco e due "tastiere" mi sembrano come una piccola orchestra mi ha dato il desiderio di scrivere questa trascrizione per avere il piacere di suonarlo con i miei amici. Il mio Maestro Pierre Jamet, che aveva formato il famoso Quintetto strumentale di Parigi (flauto, trio d'archi e arpa), mi ha sempre detto che suonare con quell’ensemble gli aveva dato il più grande piacere musicale in tutta la sua vita, perché c'era l'alleanza della ricchezza dei colori dell'orchestra con il piacere della musica da camera che permette maggiormente l'espressione dell'individualità.

Fabrice Pierre