Teatro delle Albe - Pantani
Sabato 21 marzo, ore 21 |
Teatro delle Albe
Pantani
di Marco Martinelli
ideazione Marco Martinelli e Ermanna Montanari
con Luigi Dadina, Ermanna Montanari, Francesco Mormino
regia Marco Martinelli
Perché vederlo?
Per la profondità dell'analisi lucida e spietata che il Teatro delle Albe propone, per la bravura degli attori in scena che sanno rendere questo omaggio a Pantani indimenticabile e struggente.
Per la profondità dell'analisi lucida e spietata che il Teatro delle Albe propone, per la bravura degli attori in scena che sanno rendere questo omaggio a Pantani indimenticabile e struggente.
Pantani
E' un capolavoro prodotto dal Teatro delle Albe questo omaggio a Pantani, che in realtà non è la semplice celebrazione di un grande mito del ciclismo, quanto una riflessione difficile, faticosa, profonda e disarmante sull'Italia degli ultimi vent'anni.
Tra quel 14 febbraio del 2004 in cui Marco, trentaquattrenne, venne ritrovato senza vita in un residence di Rimini e i suoi trionfi al Giro d'Italia e al Tour de France, c'è tutto il racconto di un'epoca crudele, di una società "di plastica" che sacrifica, per perpetuarsi, le figure più fragili ed indifese.
E attorno alle figure di Tonina e Paolo, genitori del campione, si crea una specie di giardino della memoria, in cui chiunque abbia amato Pantani trova il suo posto, la sua esatta collocazione, nella speranza, mai abbandonata, che un giorno la verità trionfi e chiarisca i troppi misteri ancora irrisolti.
E' un capolavoro prodotto dal Teatro delle Albe questo omaggio a Pantani, che in realtà non è la semplice celebrazione di un grande mito del ciclismo, quanto una riflessione difficile, faticosa, profonda e disarmante sull'Italia degli ultimi vent'anni.
Tra quel 14 febbraio del 2004 in cui Marco, trentaquattrenne, venne ritrovato senza vita in un residence di Rimini e i suoi trionfi al Giro d'Italia e al Tour de France, c'è tutto il racconto di un'epoca crudele, di una società "di plastica" che sacrifica, per perpetuarsi, le figure più fragili ed indifese.
E attorno alle figure di Tonina e Paolo, genitori del campione, si crea una specie di giardino della memoria, in cui chiunque abbia amato Pantani trova il suo posto, la sua esatta collocazione, nella speranza, mai abbandonata, che un giorno la verità trionfi e chiarisca i troppi misteri ancora irrisolti.