IL PIACERE DELL’ONESTÀ
5-6 aprile, ore 21 / 7 aprile, ore 16
Turni A-B-C e large
di Luigi Pirandello
con Geppy Gleijeses, Vanessa Gravina
e con Leandro Amato, Maximilian Nisi, Tatiana Winteler,
Mimmo Mignemi, Brunella De Feudis
scene Leila Fteita
costumi Lina Nerli Taviani
musiche Teho Teardo
luci Gigi Ascione
assistente alla regia Marina Bianchi
regia Liliana Cavani
Gitiesse Artisti Riuniti / Teatro della Toscana-Teatro Nazionale
La società tiene a distanza gli onesti, ne ha paura: sono diversi e in quanto tali pericolosi, evidenziano le colpe e le mancanze delle cosiddette persone rispettabili, le cui maschere di onorabilità sono guardate con ammirazione e invidia. La parola ‘onestà’, di grande effetto al tempo di Pirandello, è diventata parola di lacerante significato in questa nostra travagliata epoca, svuotata ormai di ogni senso dallo sfrenato desiderio di apparire che domina sull’essere.
In tale contesto, ‘il piacere dell’onestà’ è riservato ormai solo ai cittadini ‘normali’ che pagano le tasse, che rispettano le regole, ma che non ottengono fama e gloria, vengono anzi derisi e snobbati perché portatori di una sana onestà intellettuale, mentre tutt’intorno il mondo della mutevole e vacua apparenza dei notabili della politica sprofonda sempre più nella feccia dell’ipocrisia. Il piacere dell’onestà mette in scena le tematiche care a Pirandello: la differenza fra l’essere e l’apparire, fra la maschera sociale in contrapposizione a chi si è veramente, il bisogno di aver stima di noi stessi, l’animo bestiale che si fonde con il sentimento in situazioni proibitive.