Roger
EMILIO SOLFRIZZI
scritto e diretto da Umberto Marino
con Emilio Solfrizzi
luci Giuseppe Filipponio
musiche Paolo Vivaldi
produzione Argot Produzioni
L’azione si svolge interamente su un campo da tennis e rappresenta un’immaginaria e tragicomica partita tra un generico numero due e l’inarrivabile numero uno del tennis di tutti i tempi, un fuoriclasse di nome Roger. In scena solo le poche righe bianche che disegnano un campo da tennis e due sedie, quelle sulle quali, nei cambi campo, i tennisti si riposano.
Ma che cos’è Roger? Chi è Roger? Chi altri potrebbe essere se non Federer, uno dei personaggi pubblici su cui in questi anni si è fantasticato di più, un eroe che possiede insieme grazia e potenza? Ed è con lui che un eterno “numero due” - interpretato da Solfrizzi - si confronta, fino a far diventare lo spettacolo una splendida metafora delle contraddizioni e delle paure dell’umanità intera. Chiunque, almeno una volta, sì è gettato in campo e ha sfidato qualcuno migliore di lui e ad ognuno di noi è accaduto di mettere il proprio cuore con passione nelle mani di un destino inevitabilmente disastroso. E così il nostro protagonista scende in campo allo sbaraglio, per misurarsi con un campione – ma misurandosi in realtà con la vita intera - utilizzando le armi dell’umorismo, dell’ironia e della più limpida autenticità.