Pinocchio
Fascia d’età: 4 – 5 anni
Durata: 50 minuti
Tecnica utilizzata: Teatro d’attore, teatro di figura, teatro d’oggetti con musiche originali
di Marcello Chiarenza
con Maurizio Casali, Mariolina Coppola
scene Maurizio Casali e Mariolina Coppola
musiche originali Carlo Cialdo Capelli
regia Claudio Casadio
Una produzione Accademia Perduta Romagna Teatri
Accademia Perduta/Romagna Teatri presenta al pubblico dei più piccoli la sua versione di Pinocchio, fedele al racconto originale ma anche inedita, carica di sorprese e di piccole e grandi magie.
PINOCCHIO è un’opera di forte impatto visivo che, attraverso un susseguirsi di declinazioni sceniche dell’oggetto/libro riformula il classico in chiave contemporanea e propone una riflessione sul valore della pagina scritta che la creatività di Marcello Chiarenza reinventa in innumerevoli manufatti d’arte. Sono scrigni, migliaia e migliaia di scrigni fantastici che, anno dopo anno, secolo dopo secolo, hanno racchiuso le fantasie dei tanti bambini che, su di essi, hanno sognato, sognano e continueranno sempre a sognare.
L’epica e indimenticabile storia del burattino più famoso del mondo scritta da Collodi viene (letteralmente!) riletta in uno spettacolo in cui la storia sguscia fuori dalle pagine dei libri per atterrare direttamente sulle tavole del palco scenico. O meglio sulla bancarella di due simpatici librai che presto si trasforma nel tavolo da lavoro del falegname più famoso del mondo: Geppetto. Sul suo tavolo ci sono gli attrezzi del mestiere ma anche tanti libri, nuovi, vecchi, enormi, minuscoli da cui, un po’ alla volta, escono i protagonisti della storia. I libri prendono vita, si aprono, si chiudono, diventano povere case dove non si trova nulla da mangiare, camini accesi che bruciano piedi, campi profondi dove nascondere monete, teatrini di burattini, specchi, tombe, onde del mare.
In scena Maurizio Casali e Mariolina Coppola giocano, recitano, si scambiano i ruoli e danno vita ai tanti personaggi della storia che consigliano, che ingannano, che spaventano, che portano sulla cattiva strada.
Ancora una volta si parla di un percorso di crescita.
Il ciocco di legno, diventato burattino grazie all’abilità delle mani del vecchio padre, ne disattende subito le aspettative. Non ci pensa proprio ad andare a scuola! A lui interessa solo mangiare, bere ed andare a spasso ma alla fine delle sue mirabolanti avventure si ritrova stufo di essere burattino e vuole diventare un ragazzino, magari per bene. Scopre l’amore filiale e la responsabilità verso quel vecchio padre che lo ha sempre amato ed aspettato, nonché la responsabilità verso la propria stessa vita che non è fatta solo di mangiare, bere e andare a spasso.
Pinocchio di Accademia Perduta/Romagna Teatri racconta ai bambini una delle storie più famose del mondo e lo fa cantando un vero e proprio inno alla meraviglia del libro, della pagina stampata. “Un libro per tutti” questo recita l’insegna della bancarella dei librai che magicamente prende vita per raccontare la storia. Ed è proprio il LIBRO il protagonista indiscusso di uno spettacolo che, prendendo le mosse dal più famoso romanzo per l’infanzia, si propone di mettere al centro dell’azione scenica la bellezza, la magia, il fascino di un oggetto da cui scaturiscono meraviglie e di cui è opportuno riappropriarsi e rinnamorarsi, che bisogna prendere in mano, sfogliare, toccare.
Le musiche originali di Carlo Cialdo Capelli creano atmosfere e arricchiscono le emozioni suscitate da una messa in scena in cui non mancano momenti di autentica comicità, con frequenti richiami alla cultura popolare dei burattini tradizionali che, al pari del libro dei libri, ha donato ai bambini di tante generazioni gioie, risate, emozioni.