Il malato immaginario
29-30 novembre, ore 21 / 1 dicembre, ore 21 PROSA A/B/C-LARGE |
di Molière
traduzione Cesare Garboli
con Gioele Dix
e con Anna Della Rosa, Marco Balbi, Valentina Bartolo, Francesco Brandi, Piero Domenicaccio, Linda Gennari, Pietro Micci, Alessandro Quattro, Francesco Sferrazza Papa
scene e costumi Gian Maurizio Fercioni
musiche Michele Tadini, Paolo Ciarchi
luci Gigi Saccomandi
regia Andrée Ruth Shammah
TEATRO FRANCO PARENTI
Argan spreca la sua vita fra poltrona, lettino, toilette, clisteri, salassi. Sotto la candida cuffia a pizzi, nella vestaglia bianca, nelle calze molli sui piedi ciabattanti si trova un’incapacità genetica a prendere qualsiasi decisione. Il suo alter ego è Antonietta, detta anche Tonina, una cameriera tuttofare, che il padrone vive spesso come un incubo, superpresente impicciona che vede tutto e tiene in mano tutto. La raffinata regia di Andrèe Ruth Shammah si sofferma sulle nevrosi ipocondriache del protagonista, in una continua tensione tragicomica che ancora oggi affascina gli spettatori. Una versione del celebre “malato” -nata come omaggio a Franco Parenti a 25 anni dalla scomparsa- che ha già riscontrato grandissimo successo in molti teatri italiani.